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Lโ€™affidamento diretto negli appalti pubblici

1. Lโ€™affidamento diretto di un appalto pubblico

Lโ€™affidamento diretto rappresenta una delle principali modalitร  di assegnazione dei contratti di appalto tra le pubbliche amministrazioni e le imprese private, relativi a lavori, servizi o forniture.

Il d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36, che introduce il nuovo Codice degli appalti, consente alle stazioni appaltanti di ricorrere allโ€™affidamento diretto esclusivamente quando il valore del contratto รจ inferiore a un certo importo, e a condizione che siano rispettate le prescrizioni dettate dal legislatore per gli affidamenti sotto soglia. 

In questo articolo analizziamo i principali aspetti normativi e operativi degli affidamenti diretti, approfondendo le regole e le limitazioni previste dal Codice per assicurarne un utilizzo corretto e trasparente. Metteremo inoltre in evidenza i principali vantaggi di questa procedura e le cautele necessarie per evitare potenziali irregolaritร .

2. Cosa si intende per affidamento diretto?

La definizione di affidamento diretto รจ contenuta nellโ€™Allegato 1.3, art. 3, lett. d) del d.lgs. 36/2023. Secondo lโ€™articolo citato, per โ€œaffidamento direttoโ€ si intende โ€œlโ€™affidamento del contratto [di appalto] senza una procedura di garaโ€œ, nel quale lโ€™impresa appaltatrice รจ scelta discrezionalmente dalla stazione appaltante, anche senza il previo interpello di piรน operatori economici.

Questa procedura รจ stata ideata per semplificare e velocizzare lโ€™assegnazione di appalti pubblici di modesto valore, riducendo significativamente le tempistiche e la complessitร  burocratica tipiche di una gara tradizionale. Nonostante la maggiore rapiditร  e flessibilitร  consentite dallโ€™affidamento diretto, la stazione appaltante rimane comunque obbligata a rispettare una serie di regole procedurali che garantiscono trasparenza e correttezza nellโ€™aggiudicazione dellโ€™appalto, assicurando che la scelta dellโ€™appaltatore avvenga in modo legittimo e conforme ai principi stabiliti dalla normativa.

Art. 3 (Definizioni delle procedure e degli affidamenti), lett. d), Allegato 1.3. al d.lgs. 36/2023

โ€œNel codice si intende per[โ€ฆ] d) ยซaffidamento direttoยป, lโ€™affidamento del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di piรน operatori economici, la scelta รจ operata discrezionalmente dalla stazione appaltante o dallโ€™ente concedente, nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui allโ€™articolo 50, comma 1 lettere a) e b), del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice; [โ€ฆ]โ€

3. Quali sono le soglie per lโ€™affidamento diretto?

Come anticipato, il d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36, allโ€™art. 50 (Procedure per lโ€™affidamento), comma 1, lett. a) e b), stabilisce che lโ€™affidamento diretto puรฒ essere utilizzato solo se il valore dellโ€™appalto da aggiudicare รจ di modesto valore.

Un appalto pubblico si considera di modesto valore quando:

  • il valore complessivo dei lavori assegnati allโ€™impresa appaltatrice รจ inferiore a 150.000 euro;
  • il valore complessivo dei servizi o delle forniture assegnati allโ€™impresa appaltatrice รจ inferiore a 140.000 euro.

Per valore complessivo dellโ€™appalto si intende lโ€™importo totale pagabile dalla stazione appaltante allโ€™appaltatore per le prestazioni rese, al netto dellโ€™IVA. Il calcolo deve obbligatoriamente tenere di eventuali opzioni, proroghe o rinnovi previsti nella determina a contrarre o nel contratto di appalto.

Art. 50 (Procedure per lโ€™affidamento), c. 1, lett. a) e b), d.lgs. 36/2023

โ€œSalvo quanto previsto dagli articoli 62 e 63, le stazioni appaltanti procedono allโ€™affidamento dei contratti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di cui allโ€™articolo 14 con le seguenti modalitร : a) affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro, anche senza consultazione di piรน operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee allโ€™esecuzione delle prestazioni contrattuali anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante; b) affidamento diretto dei servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e lโ€™attivitร  di progettazione, di importo inferiore a 140.000 euro, anche senza consultazione di piรน operatori economici, assicurando che siano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee allโ€™esecuzione delle prestazioni contrattuali, anche individuati tra gli iscritti in elenchi o albi istituiti dalla stazione appaltante;โ€

4. Quando non รจ possibile lโ€™affidamento diretto?

Prima di procedere con un affidamento diretto, le stazioni appaltanti sono tenute a verificare se lโ€™appalto possa presentare un interesse transfrontaliero. Questo accertamento, prescritto dallโ€™art. 48, c. 2, d.lgs. 36/2023, riveste unโ€™importanza cruciale, poichรฉ lโ€™eventuale presenza di un interesse transfrontaliero impone lโ€™adozione delle procedure ordinarie, piรน articolate e garantiste, in luogo delle procedure semplificate previste per gli affidamenti diretti. 

Un appalto puรฒ presentare interesse transfrontaliero: 

  •  in ragione del suo valore stimato; 
  •  in relazione alla propria tecnicitร  o allโ€™ubicazione dei lavori in un luogo idoneo ad attrarre lโ€™interesse di
    operatori esteri; 
  •  in relazione alle caratteristiche tecniche dellโ€™appalto e del settore di riferimento (struttura del mercato,
    sue dimensioni e prassi commerciali in esso praticate); 
  • tenuto conto dellโ€™esistenza di denunce presentate da operatori ubicati in altri Stati membri, purchรฉ sia accertato che queste ultime sono reali e non fittizieโ€. 

Art. 48 (Disciplina comune applicabile ai contratti di lavoro, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea), d.lgs. 36/2023

โ€œ1. Lโ€™affidamento e lโ€™esecuzione dei contratti aventi per oggetto lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si svolgono nel rispetto dei principi di cui al Libro I, Parti I e II. 2. Quando per uno dei contratti di cui al comma 1 la stazione appaltante accerta lโ€™esistenza di un interesse transfrontaliero certo, segue le procedure ordinarie di cui alle Parti seguenti del presente Libro3. Restano fermi gli obblighi di utilizzo degli strumenti di acquisto e di negoziazione previsti dalle vigenti disposizioni in materia di contenimento della spesa. 4. Ai contratti di importo inferiore alle soglie di rilevanza europea si applicano, se non derogate dalla presente Parte, le disposizioni del codiceโ€œ.

5. Come viene individuato lโ€™appaltatore di un affidamento diretto?

Le stazioni appaltanti sono libere di individuare lโ€™impresa a cui affidare lโ€™appalto in via diretta. Il legislatore suggerisce alcune modalitร  di selezione, come lโ€™utilizzo di elenchi o albi di operatori economici, che perรฒ non sono vincolanti. Questi elenchi, creati e gestiti dalle amministrazioni stesse o da stazioni appaltanti terze, offrono il vantaggio di velocizzare il processo di selezione, mantenendo un elevato livello di competenza tra i soggetti coinvolti.

In alternativa, la stazione appaltante puรฒ individuare lโ€™impresa appaltatrice tramite indagini di mercato, anche attraverso semplici ricerche web. Questo approccio offre una visione piรน ampia delle offerte disponibili, consentendo di analizzare le specifiche tecniche e le condizioni proposte dai vari operatori, e di valutare in modo informato le possibili soluzioni per rispondere alle esigenze dellโ€™appalto.

6. Eโ€™ obbligatorio consultare piรน imprese? 

La stazione appaltante non รจ obbligata a consultare piรน imprese prima di procedere allโ€™affidamento diretto di un appalto pubblico. Puรฒ decidere di affidare lโ€™appalto allโ€™unica impresa consultata, qualora la ritenga in grado di soddisfare le proprie esigenze. Di conseguenza, la stazione appaltante non รจ neppure tenuta ad acquisire una pluralitร  di preventivi, potendo ritenersi soddisfatta dallโ€™unico preventivo acquisito.

La giurisprudenza ha chiarito che lโ€™acquisizione di piรน preventivi e lโ€™interpello di diverse imprese, anche quando siano indicati criteri di selezione degli operatori, non trasforma lโ€™affidamento diretto in una procedura di gara. Inoltre, non abilita gli operatori selezionati a contestare le valutazioni dellโ€™amministrazione sulla rispondenza dei prodotti offerti alle proprie esigenze [1].

7. Quali requisiti generali devono essere soddisfatti dallโ€™appaltatore? 

Sebbene la procedura di affidamento diretto lasci alla stazione appaltante ampia discrezionalitร  nellโ€™individuare lโ€™impresa alla quale assegnare lโ€™appalto, il legislatore prescrive comunque il divieto di aggiudicare contratti di appalto ad imprese che non soddisfano i requisiti di moralitร  previsti dagli articoli da 94 (Cause di esclusione automatica) a 98 (Illecito professionale grave), del d.lgs. 36/2023.

Lโ€™Allegato 1.3, art. 3, lett. d) del d.lgs. 36/2023 stabilisce infatti che lโ€™impresa appaltatrice รจ scelta discrezionalmente dalla stazione appaltante, โ€œnel rispetto dei requisiti generali previsti dal medesimo codiceโ€œ. รˆ dunque fondamentale che la stazione appaltante, prima di aggiudicare lโ€™appalto o, ancora meglio, prima di avviare una trattativa, acquisisca una specifica dichiarazione da parte dellโ€™appaltatore che attesti il possesso di detti requisiti generali.

8. Lโ€™obbligatoria dimostrazione di esperienze pregresse

Oltre al possesso dei requisiti generali, affinchรฉ un affidamento diretto possa considerarsi legittimo, รจ necessario che  lโ€™appaltatore abbia dimostrato alla stazione appaltante la propria capacitร  nel soddisfare il suo interesse.

Lโ€™art. 50, comma 1, lett. a) e b), d.lgs. 36/2023, stabilisce infatti che la stazione appaltante deve garantire che โ€œsiano scelti soggetti in possesso di documentate esperienze pregresse idonee allโ€™esecuzione delle prestazioni contrattualiโ€œ. Tali esperienze non devono necessariamente essere strettamente analoghe allโ€™oggetto dellโ€™appalto, ma devono comunque essere sufficienti a garantire la buona riuscita dellโ€™affidamento e della prestazione richiesta.

Spetta alla stazione appaltante stabilire le modalitร  con cui devono essere documentate le โ€œesperienze idoneeโ€, atteso che lโ€™eventuale possesso dellโ€™attestato di qualificazione SOA per la categoria dei lavori oggetto dellโ€™affidamento รจ sicuramente documento sufficiente per la dimostrazione le capacitร  dellโ€™impresa.

9. Eโ€™ possibile richiedere ulteriori requisiti speciali in capo allโ€™appaltatore? 

La stazione appaltante ha la facoltร  di subordinare lโ€™affidamento diretto al possesso di ulteriori requisiti di idoneitร  professionale, di capacitร  economico-finanziaria e di capacitร  tecnica-professionale da parte dellโ€™impresa. Tuttavia, a differenza dei requisiti generali e delle esperienze pregresse, che costituiscono presupposti obbligatori di legittimitร , non vi รจ alcun obbligo per la stazione appaltante di prevedere requisiti speciali aggiuntivi.

Ai fini dellโ€™assegnazione del contratto, la stazione appaltante, ad esempio, puรฒ richiedere allโ€™impresa di attestare lโ€™iscrizione al Registro della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura o ad altri albi pertinenti. In alternativa, o in aggiunta, potrebbe essere richiesto di dimostrare il possesso di livelli minimi di fatturato globale, proporzionati allโ€™oggetto dellโ€™affidamento. Questi requisiti aggiuntivi contribuiscono a garantire che lโ€™impresa abbia la capacitร  necessaria per adempiere adeguatamente agli obblighi contrattuali.

10. Le attestazioni sul possesso dei requisiti generali e speciali

Anche in caso di affidamento diretto di un contratto di appalto, le imprese sono tenute ad attestare il possesso dei requisiti richiesti dalla stazione appaltante con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietร  ex art. 47, d.P.R. 445/2000. 

Atteso che anche il DGUE consiste in una dichiarazione avente i requisiti di cui allโ€™art. 47 del DPR 445/2000, in tali fattispecie, la stazione appaltante conserva comunque la facoltaฬ€ di scegliere se predisporre un modello semplificato di dichiarazione oppure se adottare il DGUE, privilegiando esigenze di standardizzazione e uniformitaฬ€.

Con il DGUE o con il modello semplificato predisposto appositamente dalla stazione appaltante, lโ€™impresa selezionata o con la quale sono state avviate trattative dovrร :

  • dichiarare di soddisfare i requisiti generali previsti dagli articoli da 94 a 98 del d.lgs. 36/2023;
  • dimostrare (con dettagli o documenti) le proprie esperienze pregresse;
  • dichiarare di soddisfare eventuali ulteriori requisiti speciali richiesti dalla stazione appaltante.

11. Il criterio di assegnazione dellโ€™affidamento diretto 

Di regola, gli appalti pubblici possono essere aggiudicati in base al criterio dellโ€™offerta economicamente piรน vantaggiosa oppure, in alternativa, in base al criterio del minor prezzo. Ad esempio, ciรฒ รจ prescritto dallโ€™art. 50, comma 4, del d.lgs. 36/2023 per le procedure negoziate senza bando diverse dagli affidamenti diretti.

Tali criteri, tuttavia, non trovano applicazione in caso di affidamento diretto. Anche qualora venissero consultate piรน imprese e acquisiti diversi preventivi, la stazione appaltante รจ libera di scegliere la proposta contrattuale che meglio risponde alle proprie esigenze (il cosiddetto โ€œcriterio della rispondenza allโ€™interesse pubblicoโ€œ), anche se il preventivo risulta piรน oneroso rispetto a quelli presentati da altri concorrenti [2].

12. Il principio di rotazione degli affidamenti diretti

Agli affidamenti diretti di appalti pubblici si applica il principio di rotazione previsto dallโ€™art. 49 del d.lgs. 36/2023 [ne abbiamo giร  parlato in questo approfondimento].

Introdotto per evitare situazioni di privilegio e garantire la concorrenza tra operatori economici, questo principio impone che lโ€™operatore economico che ha ottenuto un appalto non possa essere nuovamente assegnatario di due consecutivi affidamenti relativi alla stessa categoria di lavori o servizi.

Le deroghe a questo principio possono essere ammesse solo in casi specifici, descritte in separato nostro approfondimento, motivando accuratamente le ragioni che rendono impossibile lโ€™applicazione del principio di rotazione. 

13. La garanzia provvisoria e definitiva

In caso di affidamento diretto, lโ€™art. 53 (Garanzie), comma 1, del d.lgs. 36/2023 esclude lโ€™obbligo di garanzia provvisoria, prevedendo che: โ€œNelle procedure di affidamento [โ€ฆ] diretto [โ€ฆ], la stazione appaltante non richiede le garanzie provvisorie di cui allโ€™articolo 106โ€œ.

Allo stesso tempo, il legislatore, al comma 4 dellโ€™articolo citato, prevede un ulteriore alleggerimento anche in ordine alla cauzione definitiva, stabilendo che la stazione appaltante puรฒ non richiederla, purchรฉ specifichi nella determina di affidamento i motivi che la rendono superflua.

Quando richiesta, la garanzia definitiva รจ pari al 5 per cento dellโ€™importo contrattuale.

13. La centralitร  della determina di affidamento diretto (o atto equivalente)

Una volta individuata lโ€™impresa idonea a eseguire le prestazioni richieste, lโ€™affidamento diretto di un appalto pubblico avviene mediante apposita determina a contrarre (o atto equivalente).

Ai sensi dellโ€™art. 17, comma 2, del d.lgs. 36/2023, la determina di affidamento deve obbligatoriamente indicare:

  • il nominativo del RUP;
  • lโ€™assenza di interesse trasfrontaliero;
  • lโ€™oggetto dellโ€™appalto;
  • gli elementi essenziali del contratto;
  • lโ€™importo dellโ€™appalto;
  • lโ€™identitร  del contraente;
  • il preventivo ricevuto;
  • le ragioni della sua scelta.
  • i motivi della manca richiesta della cauzione definitiva.

Deve inoltre riportare i requisiti di carattere generale e, se richiesti, quelli speciali soddisfatti dallโ€™appaltatore, nonchรฉ lโ€™elenco delle sue esperienze pregresse. 

14. La stipula del contratto di appalto affidato in via diretta

La stipula del contratto dโ€™appalto, in caso di affidamento diretto, puรฒ avvenire attraverso corrispondenza secondo lโ€™uso commerciale, come stabilito dallโ€™art. 18, comma 1, del d.lgs. 36/2023. Questo significa che la formalizzazione del contratto puรฒ consistere in uno scambio di lettere, anche tramite posta elettronica certificata (PEC) o altri sistemi elettronici di recapito certificato qualificato.

15. Il controllo dei requisiti generali e speciali

La stazione appaltante dallโ€™obbligo di verificare la veridicitร  delle dichiarazioni rese dallโ€™appaltatore. Lโ€™art. 50, c. 6, d.lgs. 36/2023, stabilisce, infatti, che (solo) โ€œdopo la verifica dei requisiti dellโ€™aggiudicatario la stazione appaltante puรฒ procedere allโ€™esecuzione anticipata del contrattoโ€œ.

Il nuovo Codice degli appalti prevede tuttavia una semplificazione in ordine al controllo dei requisiti per gli affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro. Lโ€™art. 52 del d.lgs. 36/2023 stabilisce che โ€œNelle procedure di affidamento di cui allโ€™articolo 50, comma 1, lettere a) e b), di importo inferiore a 40.000 euro, gli operatori economici attestano con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietaฬ€ il possesso dei requisiti di partecipazione e di qualificazione richiesti. La stazione appaltante verifica le dichiarazioni, anche previo sorteggio di un campione individuato con modalitaฬ€ predeterminate ogni annoโ€œ.

16. La risoluzione del contratto di appalto

Quando in conseguenza della verifica non sia confermato il possesso dei requisiti generali o speciali dichiarati, la stazione appaltante procede:

  • alla risoluzione del contratto;
  • allโ€™escussione della eventuale garanzia definitiva;
  • alla comunicazione allโ€™ANAC;
  • e alla sospensione dellโ€™operatore economico dalla partecipazione alle procedure di affidamento indette dalla medesima stazione appaltante per un periodo da uno a dodici mesi decorrenti dallโ€™adozione del provvedimento.

17. Eโ€™ legittimo lโ€™affidamento diretto di un accordo quadro? 

Il d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36 ammette il ricorso allโ€™affidamento diretto di un accordo quadro, nel caso in cui ricorrano le condizioni di cui alle lett. a) e b) dellโ€™art. 50, comma 1, del D. Leg.vo 36/2023, ossia nel caso di lavori il cui importo massimo stimato per lโ€™intera durata dellโ€™accordo sia inferiore a 150.000 euro e nel caso di servizi, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura, o forniture il cui importo massimo stimato sempre per lโ€™intera durata dellโ€™accordo sia inferiore a 140.000 euro, e sempre che non ricorra un interesse transfrontaliero certo. 

La possibilitร  di utilizzare lโ€™affidamento diretto per gli accordi quadro รจ stata confermata anche dal comunicato del Presidente ANAC del 5 giugno 2024, il quale ha tuttavia evidenziato la necessitร  di definire con particolare precisione lโ€™importo massimo complessivo e raccomandato di consultare, ove possibile, piรน imprese concorrenti in vista del miglior perseguimento dellโ€™interesse pubblico [3].

18. Eโ€™ possibile lโ€™affidamento diretto di un contratto di concessione? 

Lโ€™art. 187 (Contratti di concessione di importo inferiore alla soglia europea) del d.lgs. 36/2023 esclude il ricorso allโ€™affidamento diretto per i contratti di concessione [leggi lโ€™approfondimento].

 Il comma 1, dellโ€™articolo citato, del nuovo codice dei contratti pubblici,  infatti, prevede che โ€œper lโ€™affidamento dei contratti di concessione il cui valore sia inferiore alla soglia di cui allโ€™articolo 14, comma 1, lettera a), lโ€™ente concedente puรฒ procedere mediante procedura negoziata, senza pubblicazione di un bando di gara, previa consultazione, ove esistenti, di almeno 10 operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici.โ€

19. In conclusione 

Allโ€™atto pratico, tenendo conto di  quanto dettagliatamente descritto in precedenza, lโ€™affidamento diretto di un appalto pubblico di lavori, servizi e forniture puรฒ riassumersi in tre principali momenti: 

  • lโ€™individuazione di una impresa idonea a soddisfare il bisogno della stazione appaltante;
  • la trattativa affinchรฉ la proposta contrattuale risulti perfettamente rispondente alle esigenze della pubblica amministrazione;
  • la determina di affidamento diretto a cui segue la stipula del contratto la cui efficacia puรฒ dirsi condizionata dallโ€™esito dei controlli sulle dichiarazioni. 

Quando assistiamo gli enti e le societร  pubbliche nella gestione degli affidamenti diretti prestiamo particolare attenzione a richiedere allโ€™appaltatore lโ€™esclusione dalle proposte contrattuali di clausole contrattuali in conflitto con le disposizioni del codice degli appalti. Non รจ infatti raro trovare clausole di rinnovo automatico e incondizionato o di revisione dei prezzi non perfettamente in linea con la logica del codice. 

La redazione di determine-tipo di affidamento e di capitolati-tipo di appalto ha agevolato gli enti e le societร  pubbliche che seguiamo nellโ€™ottemperare a tutti gli adempimenti prescritti in materia di affidamento diretto. 

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